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(Deutsch) Sol Gabetta erhält den Grand Prix Suisse de musique 2024
(Deutsch) Marianthi Papalexandri-Alexandri und die Unabhängigkeit der Objekte
(Deutsch) Mit der Zukunft verknüpft – 20 Jahre Lucerne Academy
(Deutsch) Ein lebendes Archiv – das Schweizer Museum und Zentrum für Elektronische Musikinstrumente
(Deutsch) Metaebenen und zerstörte Faszination im Musiktheater Léo Collins
(Deutsch) Lauren Newtons Stimmkunst
(Deutsch) Cathy van Eck: Die transzendierte Rolle eines Konzertstücks
Sabina Meyer – una voce per Scelsi e per le proprie canzoni
La soprano e compositrice Sabina Meyer ha trovato a Roma una dimora musicale stimolante, dove può dare sfogo alla sua versatilità. Meyer combina l’improvvisazione con il jazz, la musica contemporanea, la musica barocca e l’elettronica. Scrive canzoni per il duo Cry Baby, nel quale suona anche il basso elettrico.
Un ritratto di Friederike Kenneweg.
Friederike Kenneweg
Duante un concerto a Roma, sul palco ci sono tre musicisti. Una cantante e due clarinettisti. In realtà si tratta di un concerto di improvvisazione libera, ma poi i tre suonano una canzone scritta dalla cantante e scatta il colpo di fulmine.
“È stato davvero il momento più bello del concerto”, dice Sabina Meyer descrivendo il momento in cui lei e il clarinettista Alberto Popolla hanno capito di voler continuare a lavorare insieme sulle sue canzoni. Come duo Cry Baby, i due hanno avuto diverse esibizioni di successo e hanno registrato le loro prime canzoni. Il prodotto condensato della carriera di Sabina Meyer.
Verso l’Italia
“Mi è sempre stato chiaro di non volere rimanere a Zurigo”, dice Sabina Meyer. Per la figlia di madre italiana, la strada verso il sud era ovvia, si è quindi recata a Bologna per studiare antropologia e musicologia. La città ha offerto alla giovane artista sperimentale le condizioni ideali. “Negli anni ’90, Bologna era una città molto aperta e culturalmente estremamente varia”, ricorda. In queste condizioni favorevoli, parallelamente ai suoi studi, Sabina Meyer ha iniziato a lavorare come attrice, cantante e musicista. Con il gruppo musicale Antenata, in quel periodo ha musicato opere di poeti come Ingeborg Bachmann, Sylvia Plath, Anne Sexton e Meret Oppenheim.
La musica contemporanea a Roma
Il suo crescente interesse per la musica contemporanea la conduce infine a Roma, allora centro dell’avanguardia musicale italiana. Lì incontra Michiko Hirayama (1923-2018), cantante giapponese che aveva lavorato a stretto contatto con il compositore Giacinto Scelsi (1905-1988). “Si può dire che Scelsi le abbia dedicato il suo lavoro vocale e che si sia ispirato a lei”. Sabina Meyer prende lezioni con Michiko Hirayama, immergendosi sempre più nell’opera di Scelsi.
Mediazione personale: Hô 1 di Giacinto Scelsi
“La cosa interessante della musica di Scelsi è che la partitura è molto ridotta, simile a ciò che accade nel jazz. Come interpretare esattamente ciò che è scritto si rivela solo attraverso la mediazione personale di una persona come Michiko”, racconta Meyer.
La collaborazione con la sua insegnante sulla partitura di Hô 1 di Giacinto Scelsi è stata particolarmente formativa.
“Il brano è composto solamente da un Fa, uno nell’ottava superiore e uno in quella centrale. Ma non è tutto. Ci sono anche note da un quarto e tre quarti di tono, un po’ sopra e un po’ sotto il Fa, oltre a dei piccoli segni nella partitura, che però non sono spiegati. Bisogna prima scoprire esattamente che tipo di vibrato indicano e dove si deve usare la messa di voce”.
Anche il tipo di impostazione vocale non può essere determinato solo dalla partitura.
“È necessario un mix tra una voce classica e la naturalezza di una voce non impostata. È molto importante per questa musica che non sia puramente accademica”.
Hô 1 di Giacinto Scelsi, cantato da Sabina Meyer.
Guardando indietro al presente: musica barocca ed elettronica
Sabina Meyer non è attratta soltanto dalla musica contemporanea, ma anche da quella antica. Il suo repertorio comprende infatti opere di John Dowland, Claudio Monteverdi e Barbara Strozzi. Nel suo progetto “XANTO. Ninfa in Lamento”, ha combinato opere di musica barocca con video e suoni elettronici.
Il percorso verso le proprie canzoni
Le esperienze di Sabina Meyer con la musica di Giacinto Scelsi la hanno influenzata personalmente e professionalmente fino ad oggi. Un esempio sono le canzoni di Under cover of night con il duo Cry Baby.
Nella canzone Run, Sabina Meyer affronta i pericoli dell’amore incondizionato.
Sabina Meyer compone lei stessa le canzoni, scrive i testi e suona il basso elettrico per il duo. La formazione musicale che ha trovato per le sue canzoni è piuttosto insolita.
“Oltre al basso elettrico, che suono io, c’è anche un secondo basso elettrico e un clarinetto basso. Quindi l’atmosfera è molto cupa, notturna e quindi adatta al titolo Under cover of night”. Senza le mie esperienze con Giacinto Scelsi e la musica barocca, non sarei stata in grado di scrivere questo tipo di canzoni in questo modo”.
Friederike Kenneweg
Cry Baby, Giacinto Scelsi, Alberto Popolla, Michiko Hirayama
neo-profile:
Sabina Meyer
(Deutsch) Klangkunst von „Sonic Architect“ Merlin Modulaw
(Deutsch) Uraufführung in 100 Jahren?
(Deutsch) Komponieren für Streichquartett mit dem Arditti Quartett
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(Deutsch) Daniel Zea komponiert für Kartonschachteln und Avatare
(Deutsch) Eigenwilliger Avantgardist aus Zullwil: Der Komponist Hermann Meier
(Deutsch) Simone Keller – vergessene Klaviermusik wiederentdeckt
(Deutsch) Musik ist immer politisch! Luigi Nono 100
(Deutsch) Klangkunst und Musik von Martina Lussi
(Deutsch) Komponieren mit mobiler Technologie: Lara Stanic – Medienkünstlerin
(Deutsch) Autodidakt mit Herz für Lyrik: Christoph Gallio
(Deutsch) Schmiedwerk der Improvisation am Jazz Festival Willisau 2023
(Deutsch) Entschleunigt fliesst der Atem – Pianistin Judith Wegmann
(Deutsch) Improvisation ohne Fallschirm
(Deutsch) Contrechamps Genève feiert das Hören
(Deutsch) Vom Zauber der Zusammenarbeit
(Deutsch) Neue Energien: Klangkunst im Wallis
(Deutsch) Ein moderner Kapellmeister – Titus Engel
(Deutsch) Kunstraum Walcheturm – der unmögliche Musikraum mitten in Zürich
(Deutsch) ..wie ein „elektrifiziertes Streichquartett“: Ensemble Nikel
(Deutsch) Enno Poppe: Composer in Residence @Lucerne Festival 2023
(Deutsch) Klangwandern im Tessin auf den Spuren von Utopisten
(Deutsch) Musik ist Kommunikation: Komponistin Katharina Rosenberger
(Deutsch) Empathisches Spekulieren: Magda Drozd
(Deutsch) Auf dem Weg zu Neuem
(Deutsch) Poetisch-futuristische Expedition
(Deutsch) Freundlicher Komponist düsterer Geschichten
(Deutsch) Verzerrte Erinnerungen, konkrete Missionen
(Deutsch) 20 Jahre Konus Quartett
(Deutsch) Die genetische Legitimation
(Deutsch) Formen aus Klang und Stein
(Deutsch) Durch Musik eins werden mit der Natur
(Deutsch) Grösstmögliche Freiheit – Ligetis Atmosphères neu interpretiert
(Deutsch) Stimme – Schweigen – Persona
(Deutsch) Von Wechselklängen und Fokussierungen
(Deutsch) Spielräume zwischen Himmel und Hölle
(Deutsch) «In maletg da mia veta»
(Deutsch) Communiquer au-delà de la musique
(Deutsch) Das Lucerne Festival Forward nimmt “ein sauberes Ende”
(Deutsch) Vom Loop zum Bordun: Drehmomente von Janiv Oron
(Deutsch) Die Komponistin mit dem Lötkolben
(Deutsch) 100 Jahre IGNM – Eine Verbindung von Schicksalsgefährten
(Deutsch) Improvisierte Musik in Genf – Die Welt der AMR
(Deutsch) Zwischen Schaltungen und Schlagwerk
(Deutsch) Thomas Adès, der Alchimist
(Deutsch) Natur und Kultur sind eng verwoben
(Deutsch) Fritz Hauser – Perkussionist und verkappter «Synästhetiker»
(Deutsch) Das Elektronische Studio Basel zu Gast im Radio
(Deutsch) Mit historischen Synthesizern zum Klang der Gegenwart
(Deutsch) Yello – Gesamt-Kunstprojekt erhält Grand Prix Musik 2022
(Deutsch) Geteilte Aufmerksamkeit – Leo Hofmann und seine Hörräume
(Deutsch) Superinstrumente und schöne Monster – Xenakis wird 100
(Deutsch) Eine Seele – viele Seelen: Dieter Ammann 60
(Deutsch) Labyrinthische Spuren gegen fixe Systeme
(Deutsch) “Schweizer Tage für neue Kammermusik an der Ruhr”
(Deutsch) Offen für Menschen und Musik
(Deutsch) Holz, Mund, Ritual – Erzählen am Festival Archipel
(Deutsch) Der Wahnsinn der Welt
(Deutsch) Poetischer Norden, Elektronische Nacht
(Deutsch) Ohne Ohrwürmer! Festival ear we are
(Deutsch) Portrait unserer Zeit
(Deutsch) Robert Walsers Komponist:innen
(Deutsch) Welle um Welle
(Deutsch) Übermacht der Natur
(Deutsch) Mit experimenteller Musik in die Zukunft
(Deutsch) neue Hörsituationen für neue Musik
(Deutsch) Nomaden der Neuen Musik
(Deutsch) Unser Gedächtnis neigt dazu, sich an Extreme zu erinnern
(Deutsch) Verschönerungstheorien statt Verschwörungstheorien
(Deutsch) un projet est avant tout une rencontre..
(Deutsch) Unendliche Spielwelten
(Deutsch) Exzellenzorchester für neue Musik
(Deutsch) Von Schwärmen, Glocken und Insekten
(Deutsch) Lucerne Festival – Engagement für neue und neuste Musik
(Deutsch) Alles was unser Menschengeschlecht ausmacht..
(Deutsch) Concerts à l’aube: Nichts für Morgenmuffel
(Deutsch) Vogel, flieg!
(Deutsch) Hyper Hyper!
(Deutsch) Forum für junge Musikerfinderinnen
(Deutsch) Zeitbrücken über Epochengrenzen
(Deutsch) “partage de l’écoute”
(Deutsch) “Bei Zuhörern etwas in Bewegung setzen”
(Deutsch) tuns contemporans 2021 – Graubünden trifft Welt
(Deutsch) Sprache mischt sich in Musik ein
(Deutsch) Ein Wettbewerb lässt aufhorchen
(Deutsch) “Interpretation zeitgenössischer Werke – Investition in die Zukunft”
(Deutsch) Multisensorische Gesamtinszenierungen: Das Duo eventuell.
(Deutsch) Maria Kalesnikava das Gesicht von Belarus
(Deutsch) ‘Ein Madrigal-Trip’
(Deutsch) An Moku – Klangkünstler und Soundtüftler
(Deutsch) Stilles Beben – Der Komponist Charles Uzor
(Deutsch) Ungläubig, aber hoffend
(Deutsch) Musique de création – Geheimtipp aus Genf im GdN Basel
(Deutsch) Wien Modern spielt ohne Publikum
(Deutsch) “Das Universum der Klänge ist unendlich”
(Deutsch) Wenn aus Leidenschaft Subversion wird
(Français) la ville – une composition géante
(Deutsch) “der grösste Beethoven-Fan aller Zeiten..”
In viva sin la musica nova!
Intervista cun David Sontòn-Caflisch: RTR-Launch neo.mx3 & Ensemble ö!
RTR festivescha la partenza da neo.mx3 cun in concert spezial ils 11 d’october a Cuira – ensemen cun il Ensemble ö! dal Grischun. Durant quel concert èn d’udir numerusas ovras da cumponists svizzers che vegnan registrads da RTR sin video. Quels datti lura da vesair sin neo.mx3 sco era rtr.ch/musica.
Thomas Meyer en in discurs cun il violinist e cumponist David Sontòn-Caflisch, manader artistic dal Ensemble ö!.
L’Ensemble ö! exista dapi il 2002 ed è sa furmà dal ensemble d’instruments da corda Musicuria che vus avevas funda il 1991. Vus eras quella giada gimnasiast…tgenin era voss intent?
Gia tar Musicuria avain nus integra en mintga program in toc musica nova, mintgatant er ina primaudiziun. L’interess è lura sa spustà adina dapli en quella direcziun ed a la fin hai da l’Ensemble ö! – cun in per artgists da Musicuria ed in per musicants d’instruments da flad, clavazin e percussiun.
Il num è insolit?
Jau hai preschenta l’ensemble cun ils pleds: nus na faschain betg la differenza tranter «E» ed «U». Las medias grischunas han interpreta quai en moda originala: «e» ed «u» dattan «eu», e cun pronunzia franzosa da quai in «ö». Al principi aveva er jau pensà al «ö!», cun il qual ins fa viva en il Grischun. Quai è simplamain in viva sin la musica nova.
Il program cuntegn adina in tema specific.
Mintga stagiun datti tar nus in tema e quel dilucidain nus en detagl. Per mai sco manader artistic na vai betg mo per tscherner buns tocs, mabain er per far in program interessant che raquinta in’istorgia. Mintga saira datti in grond eveniment che cuntegn tocs da differents cumponists.
Stephanie Hänsler, Im Begriffe, ensemble ö! 2017
La vastadad dal univers stà sper la singularitad da l’art..
La stagiun currenta ha il motto «Sulegls».
…in camp fitg vast. Cun guardar sin il tschiel stailì emblid ins savens che tut ils puncts che glischan èn sulegls. Tuts han lur agen mund e quests èn nunditg lontan l’in da l’auter. Noss proxim vischin è gia quatter onns da glisch davent da nus. Quai mussa quant pitschens che nus essan, però er quant incumparabels. Nus essan capabels da reflectar davart art e musica! La vastadad dal univers stà sper la singularitad da l’art.
Quests aspects dilucidais vus en pliras manieras: ils concerts sa numnan: «Onns da glisch», «Nunaccessibladad», «Energia» ,«Opium». Co creais vus ils programs?
Tar il program actual «Onns da glisch» vai per la massa e la videzza: la massa d’ina milliarda stailas è nunimaginabla, tranter las stailas datti ina gronda videzza. Duas ovras dal concert (da Vladimir Tarnopolski e Gwyn Pritchard) èn cumposiziuns extremamain cumpactas. Ins po seguir l’entira idea, però betg mintga nota. Da l’autra vart lavuran ils tocs da Luciano Berio e Roland Moser cun la videzza ed èn fitg quiets. Quel da Marc-André Dalbavie fa ina cumbinaziun da tuts dus elements.
Jannis Xenakis, Dikhthas, Ensemble ö! 2017
Per quests programs lavurais vus cun in curatori, quai è nov.
Enfin uss ma sun jau fatschenta intensivamain cun la materia. Perquai hai jau vulì consultar experts. Quest onn èn quai in filosof/psicolog, in schurnalist, ina scriptura ed in astrofisicher. Uschia sa ramassa blera savida specifica per profundar ils temas tschernids. Tar noss emprim inscunter avain nus discus mintga program en detagl ed avain considerà ils aspects da tut las disciplinas. Or da quai hai lura dà curts texts litterars che vegnan integrads en ils concerts. Per evitar memia blera teoria applitgescha la scriptura questas ponderaziuns en moda litterara. Ils texts animeschan però er da passentar pli intensivamain il proxim toc. Els èn il fil cotschen tar la musica che è anc adina predominanta. Ed avant il concert datti mintga giada introducziuns nua che la musica stà en il center.
Ils concerts èn la basa per las discussiuns.
Quest onn bain, quai è in project da pilot. Pli tard vulain nus er render accessibel ils dis da discussiun per musicistas e musicists ed er per il public. Cun il temp pudess quai daventar in accumpagnament dals concerts.
Damai in project intermediond ed interdisciplinar
Plitost «transdisciplinar». I dat pliras disciplinas per approfundar la musica. Igl è anc adina en moda da enritgir concerts cun elements da video ed events da glisch. Quai è legitim, però qua na dastga esser ina distracziun superfiziala. Nossa musica dovra vaira blera concentraziun e duai vegnir cumbinada en moda intelligenta, perquai na pon ins be agiuntar elements da divertiment.
Trais cumponists cumparan pliras giadas: in franzos Tristan Murail, l’austriac Klaus Lang ed il svizzer Klaus Huber, mort il 2017.
Murail cumpona musica fitg sensuala. Per mai èsi impurtant da punctuar quest aspect, pertge savens vegni pretais che la musica nova saja memia abstracta. Lang fascinescha pervi da sia musica cun vastezza, e tar Huber ans regurdain nus d’in grond cumponist svizzer che vegn actualmain in pau a la curta. Durant l’entira vita è el sa fatschentà cun la rolla dal pitschen uman en il univers. Per ses toc da solo per flauta «Ein Hauch von Unzeit» aveva el animà ils interprets da far versiuns novas – e nus preschentain gist duas versiuns novas per ensemble.
Klaus Huber, Ein Hauch von Unzeit IV (Versiun per sopran, clavazin, flauta, clarinetta ed orgla), Ensemble Neue Horizonte Bern, 1976
Cun las primaudiziuns da Duri Collenberg e Martin Derungs faschais vus er attent sin vossas ragischs grischunas…
Els dus stan per la generaziun la pli giuvna e la pli veglia da cumponists grischuns en il rom da «Tuns contemporans», nossa biennala, che nus avain fundà avant dus onns ensemen cun la Filarmonia da chombra dal Grischun. Per nus era impurtant dad unir ils dus protagonists professiunals dal chantun. Cun quai vulain nus sminuir la retegnientscha d’entrar envers la musica nova. Il finlandais Magnus Lindberg vegn ad esser la proxima giada cumponist in-residence.
Ladies only!
Per il festival avais vus era lantschà in «Call for Scores Onns»… a tgi è quel drizzà?
A cumponistas da mintga vegliadetgna da tut il mund. Il motto è «Ladies only!». Enfin uss avain nus survegni 126 partituras – e trais da quellas preschentain nus tar la biennala. Or da questa gronda funtauna vegn jau però segiramain a resguardar l’in u l’auter per ina stagiun futura.
Intervista: Thomas Meyer
Concert spezial launch neo.mx3 &Ensemble ö!. 11. Oktober 2020:
Stephanie Hänsler: Im Begriffe, Alfred Knüsel: Mischzonen, Asia Ahmetjanova: La voix, David Sontòn Caflisch: aqua micans (danach als Video auf neo.mx3 und rtr.ch/musica).
Ensemble ö!: Saison 20/21
Tuns contemporans, Biennale für Neue Musik Chur: 9.-11. April 2021
Stephanie Haensler, Asia Ahmetjanova, Magnus Lindberg, Tristan Murail, Vladimir Tarnopolski, Gwyn Pritchard, Klaus Lang, Marc-André Dalbavie
Neo-profiles: Ensemble ö!, David Sontòn Caflisch, Klaus Huber, Stephanie Hänsler, Martin Derungs, Roland Moser, Alfred Knüsel
(Deutsch) Musicus universalis – Rudolf Kelterborn
(Deutsch) «neuen Stimmen Gehör verschaffen…»
(Deutsch) “Buchstaben-Klänge”
(Deutsch) Bassistin zum Glück
(Deutsch) “Ich bin einer der langsamsten Komponisten Europas..”
(Deutsch) Alpsegen zur Casino-Eröffnung
(Deutsch) Klangwandern: ja!
(Français) Et après 2_2
(Deutsch) “Kunst ist eine soziale Tätigkeit”
(Français) Et après??? 1_2
(Deutsch) The Now In Sound
(Deutsch) «Jetzt dürfen wir das Usinesonore neu erfinden!»
(Deutsch) Sprechstunde für neue Musik @Musikfestival Bern
(Deutsch) Offenheit und Kontinuität
(Deutsch) ..Inspiriert vom Fussball.. – Klanglieferservice Gare du Nord Basel
(Deutsch) „etwas erschaffen, was Menschen bewegt“
(Deutsch) Ma rencontre avec le futur – ANNULÉ!
(Deutsch) Happy Birthday Nouvel Ensemble Contemporain!
(Deutsch) Percussion Threads from Zurich to Mzansi
(Deutsch) reclaim postmodernity – ABGESAGT!
(Deutsch) Chan e See dänke?
(Deutsch) Melancholische Eleganz – Wolfgang Rihm schreibt für Sol Gabetta
(Deutsch) Die Aktionsgruppe GRiNM entwickelt sich
Musica contemporanea in Ticino
In autunno tradizionalmente partono o ripartono, in Ticino come un po’ ovunque, le stagioni musicali. E anche nella Svizzera italiana, con la sua conformazione particolare per l’estensione relativamente grande e la distribuzione difforme della densità della popolazione, la presenza della musica contemporanea ha un suo spazio.
Nadir Vassena
Se escludiamo gli eventi a carattere puntuale o concentrati in pochi giorni, poche sono a dire il vero le presenze continue e diffuse su tutto l’anno. Tra queste, due in particolare hanno segnato e stanno segnando la biodiversità culturale della Svizzera italiana.
Oggimusica
La prima è l’Associazione Oggimusica, fondata nel 1977, che si è distinta per anni come l’unico ente organizzatore che poneva a confronto le più disparate istanze del presente: dalla musica contemporanea colta al jazz, dal rock all’improvvisazione e alla musica etnica. A testimonianza di ciò si possono citare diversi personaggi, ormai nella storia musicale del secondo Novecento, quali Philip Glass, Karlheinz Stockhausen, Cathy Berberian, Steve Reich, Egberto Gismonti, Fred Frith, Laurie Anderson, Iva Bittova, Irène Schweizer, Luciano Berio e molti altri che sono stati ospitati da Oggimusica per dei concerti: spesso i primi e gli unici tenuti in terra ticinese.
Alberto Barberis: Oratorio Virtuale, A Stradella reloaded
Ovviamente la situazione periferica della Svizzera italiana della fine degli anni settanta era ben diversa da quella odierna, ma Oggimusica resta a tutt’oggi una delle poche occasioni per i musicisti delle altre regioni svizzere di fare sentire in Ticino la loro voce contemporanea. Per la stagione 2019-2020 questo vale per esempio per il Neuma ensemble, nel gioco di voci e sassofoni tra Dominique Vellard e Giacomo Schiavo (tenori) e Pierre-Stéphane Meugé e Marcus Weiss (sassofoni) abilmente tessuti tra musica antica e contemporanea, ma anche con la musica improvvisata e i musicisti di Âme Sèche (Walter Fähndrich, Remo Schnyder, Christy Doran, Benedikt von der Mühll) oppure il Mondrian Ensemble nel programma “no reality”. Questi solo alcuni “esempi svizzeri” della programmazione.
Nadir Vassena, Markus Weiss, ‘Materia oscura’
EAR
L’altra iniziativa più recente, che si consolida nella sua quarta stagione, è EAR: Electro Acoustic Room. La musica come puro ascolto. Quella della musica acusmatica è una forma d’arte giovane, nata dalla radio che proprio cent’anni fa vedeva i suoi inizi. E se già la categoria di “musica contemporanea” è un’etichetta ambigua che dice tutto e niente al contempo, quella di “musica elettronica” lo è forse ancor più. È dalla programmazione che si vede, o meglio si sente, l’anima che sta dietro a EAR. Non è quella della musica da club, dei rave degli anni 90 o della Street Parade di Zurigo, quanto piuttosto la ricerca di un momento dedicato ad un ascolto intimo, concentrato. Sentire in italiano vale tanto per l’udito che per il tatto. Tra pelle e udito c’è un legame arcaico legato allo sviluppo dell’embrione, infatti gli organi dell’orecchio e la pelle si sviluppano a partire dal medesimo foglietto embrionale. E così come toccare è sempre anche un sentirsi toccare, quando si parla ci si ascolta sempre . Saper e sapersi ascoltare, una pratica sottovalutata e per nulla scontata che sta alla base non solo dell’esperienza musicale, è un assioma fondamentale nella sfera delle relazioni umane.
RSI Rete due: Neo
Sia per vocazione originaria che per dovere istituzionale la radio resta lo spazio privilegiato per parlare (e ascoltare) di queste tematiche. Può quindi solo far piacere il nuovo spazio che dal 29 ottobre 2019, ogni ultimo martedì del mese alle ore 20.05, la Retedue della RSI dedica alla musica contemporanea con la trasmissione ‘neo’, a cura di Valentina Bensi. Trasmissione che andrà a cercare i propri materiali e tematiche tra le pieghe del web, proprio sulla piattaforma neo.mx3.ch, la nuova piattaforma della SSR per la musica contemporanea svizzera.
Nadir Vassena
Esther Flückiger, Verso Nikà, 2019
Trasmissioni neo / RSI, a cura di Valentina Bensi:
Prossima puntata: lunedì, 23 dicembre: incontro con Esther Flückiger, compositrice selezionata quale rappresentante svizzera ai ISCM World Music Days 2020 in Nuova Zelanda
Puntata di martedì, 29 ottobre: incontro con Alberto Barberis, nuovo direttore artistico di Oggimusica
Concerts Oggimusica: LAC teatrostudio, 12.1. / 16.2. / 1.4. / 15.5. / 5.6.2020
Concerts EAR: LAC teatrostudio, 28.2. / 20.3. / 24.4.2020
Oggimusica, EAR, ISCM, Esther Flückiger, Mondrian Ensemble, Alberto Barberis, Timo Hoogland
Neo-profiles: Oggimusica, Mondrian Ensemble, Marcus Weiss, Nadir Vassena, Alberto Barberis, Esther Flückiger
(Deutsch) Mann – Frau – Mann – Frau oder ‘ Kein Brausepulverdrink’
(Deutsch) «Hiob leidet grundlos»
(Deutsch) “..spielen bis wir umfallen..”
(Deutsch) Von der Geige zum Schlagzeug
(Deutsch) GRiNM? = [GRiNäM]!
(Deutsch) Klirrende Kälte und heisses Feuer tanzen
(Deutsch) Musik für die Trommelfelle – ‘Elemental realities’: UA am Schlusskonzert der Donaueschinger Musiktage, 20.10.2019
(Deutsch) Reibung erzeugt Wärme – Marianthi Papalexandri-Alexandri am Festival “ZeitRäume Basel”, 13.-22. September 2019
La Via Lattea – passato e presente musicali nell’estremo sud della Svizzera
Zeno Gabaglio
«Dio può ringraziare Bach, perché Bach è la prova che Dio esiste». Quando il filosofo Emil Cioran coniò questo aforisma – tanto provocatorio quanto profondo, e per molti assolutamente veritiero – di sicuro non pensava al gioco di significati che la traduzione del cognome «Bach» avrebbe potuto comportate.
Ci ha invece pensato Mario Pagliarani che – delineando l’edizione 2019 de La Via Lattea – ha voluto porre in relazione proprio la più alta e metafisica composizione del genio di Lipsia (L’arte della fuga, BWV 1080) con la traduzione italiana di «Bach», scegliendo di percorrere il «ruscello» più meridionale di tutta la Svizzera.
L’idea è dunque quella di seguire il corso del fiume Breggia dalla sorgente (sulle pendici del Monte Generoso) alla foce (nel lago di Como) proponendo parallelamente l’esecuzione integrale del capolavoro estremo di Bach accanto a brani di autori contemporanei. Un dialogo inedito fra paesaggio e musica, dove i Contrappunti e i Canoni de L’arte della fuga vengono eseguiti sia su strumenti d’epoca, sia con arrangiamenti contemporanei dalle sonorità singolari – dal quartetto di sassofoni al quartetto di fisarmoniche.
“pellegrinaggio musicale – pellegrinaggio ecologico”
Quella che per uno spettatore ordinario può apparire un’autentica sfida – cioè percorrere a piedi un’intera valle, per di più ascoltando musiche assai particolari – da sedici anni è ormai una desiderata abitudine per chi segue la creazione di Pagliarani, quella Via Lattea fin dall’inizio definita “pellegrinaggio musicale” e poi anche “pellegrinaggio ecologico”, nel senso di una creatività che consiste nel collegare elementi che normalmente vengono considerati separati.
La Via Lattea 14, E la nave va
Mario Pagliarani è conosciuto soprattutto per essere un compositore, ma nel corso degli anni la sua “ordinaria creatività musicale” (quella che si realizza su pentagramma, per intenderci) ha trovato proprio ne La Via Lattea un pendant che sfugge alle normali categorie con cui siamo abituati a riconoscere le opere, cioè gli unici degni frutti del lavoro artistico.
«La Via Lattea è la rappresentazione del mio modo di pensare: più passa il tempo e più mi rendo conto che l’intuizione iniziale – quella di un percorso con stazioni – corrisponde a un mio modo di organizzare le idee. Qualcosa che deve essere iscritto nel mio dna» ha osservato Pagliarani. Ma come funziona dunque l’atto di creazione non già di un brano bensì di una sequenza sonoro-ambientale? «È un gioco di scatole cinesi. La Via Lattea è una composizione, o meglio, una macro-composizione all’interno della quale, di solito, inserisco anche un mio pezzo nuovo. Creo l’habitat ideale in cui collocare anche la mia musica».
La Via Lattea 14, Trailer
E infatti nei cinque movimenti – che si terranno il 21, 22, 27, 28 e 29 settembre 2019 – oltre all’integrale de L’arte della fuga ci sarà anche una nuova creazione di Pagliarani per clavicordo così come diverse altre opere di autori contemporanei, tra cui – in prima esecuzione assoluta – le Variationen über eine stillgelegte Fuge di Mischa Käser e la Fantasia – zum Thema von Bachs Canon per augmentationem in Contrario Motu aus der Kunst der Fuge di Roland Moser (interpretato del Xasax Saxofonquartett).
Roland Moser, Ensemble Phoenix Basel, Eleven sizes – extendes moments II for eight instruments, 2014/14
Ma non di sola musica si tratterà – come abitudine per La Via Lattea – perché accanto ai pellegrini viaggeranno pure il poeta Alberto Nessi (Gran Premio svizzero di letteratura 2016 nonché abitante della Valle di Muggio) e Raimund Rodewald (docente di estetica del paesaggio del Politecnico di Zurigo).
Zeno Gabaglio
Festival La Via Lattea, 16: 21.-29. settembre 2019
neo-profiles: Mario Pagliarani, Roland Moser, La Via Lattea, Marcus Weiss, Xasax Saxofonquartett, Zeno Gabaglio